29 marzo, 2017

Adolescenti dis-connessi: dipendenza dai Social-Network

PROGETTO CONCLUSO

conduce la Psicologa Sara Uez

Giovedì 04 MAGGIO 2017 | dalle 20:30 alle 22:00

PRESSO: 

Presso la sala consiliare del Comune di Levico Terme in Via Guglielmo Marconi 6;

La Rete e i social network occupano ormai uno spazio e un tempo notevole nella vita di molti ragazzi; è infatti raro trovarne uno che non abbia un profilo facebook.

Ma questa vita virtuale è davvero così importante, essenziale nel vivere di ognuno di noi??


Come ogni altro strumento della nostra realtà culturale, non è positivo o negativo in sé, ma è l'uso che se ne fa a determinare la differenza.
A parte la grande possibilità di sperimentazione autonoma e l'enorme quantità di informazioni (più che di conoscenze vere e proprie) che vi si può trovare, la Rete fornisce in modo particolare ai ragazzi la possibilità di un contatto facile con coetanei con cui condividere esperienze, impressioni, sensazioni e pensieri, ottenendo così un prezioso lenimento per le angosce identitarie, così intense in questa delicata fase della vita.

In adolescenza, i ragazzi possono infatti sentirsi di nuovo "infanti", nel senso di non trovare parole per esprimere (prima di tutto a se stessi) le nuove perturbanti emozioni che li pervadono e le tensioni spesso molto intense connesse alle trasformazioni corporee, mentali e cognitive. In questo grande sforzo di pensiero, ad un tempo doloroso e arricchente, che accompagna un'adolescenza riuscita, i ragazzi si trovano esposti ad un vuoto simbolico (cioè all'incapacità di dare un senso a quanto loro accade) ogni volta che le tensioni innescate dalle nuove esperienze, a partire da quella di avere un corpo sessuato, eccedono le loro capacità rappresentative, inevitabilmente immature.

Nel difficile compito di integrare e dare un senso soggettivo alle trasformazioni in atto, la condivisione con il gruppo dei pari costituisce un sostegno formidabile.
Il compito che l'adolescente ha di fronte è quello, tutt'altro che facile, di trovare un equilibrio tra appartenenza (conformismo, omologazione) e differenziazione, tra bisogno di contatto e difesa di una quota minimale di soggettività.

E' questo il processo di soggettivazione, grazie al quale l'adolescente diventa gradualmente un adulto, caratterizzato da una identità personale differenziata, capace al contempo di autonomia e di dipendenza sana (non coattiva) dagli altri.
La Rete, pur essendo uno degli strumenti che possono favorire il transito adolescenziale, non è tuttavia esente da rischi, soprattutto per gli adolescenti più fragili, che possono farne un uso difensivo, antievolutivo o evitatorio.

Merita dunque farci una riflessione !!!!!

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